domenica 21 settembre 2014

Apre oggi la Mostra fotografica dell'Intercultura "Pane e identità"

Si inaugura oggi la Mostra fotografica dell'Intercultura e della Solidarietà "Pane e identità", presso la Real Fonderia di Palermo, alle 17, voluta dall'organizzazione umanitaria internazionale Life and Life, in occasione della II° edizione del Festival Internazionale dell'Intercultura Solidale "TuMìAmì". Seguirà aperitivo offerto dall'organizzazione presso il Pub Calamuri. La mostra vuole interpretare il cibo come occasione di scambio e incontro tra culture diverse; come veicolo d'eccezione nell'apprendimento dell'altro e utile strumento di avvicinamento tra le culture. Le tradizioni e le storie dei popoli vengono così raccontate tramite le immagini.
La mostra è solo uno degli eventi del Festival Internazionale dell'Intercultura Solidale "TuMìAmì", che con la seconda edizione di quest'anno festeggia il successo di importanti obiettivi raggiunti nel 2013. Grazie ai fondi raccolti e alle donazioni alcuni bambini del Bangladesh hanno potuto raggiungere l'Italia per essere curati. Per questi motivi il Festival vanta l'assegnazione della Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l'adesione dello stesso per la seconda edizione. Lo scopo di quest'anno è la costruzione di un ospedale in loco, volto ad ospitare la popolazione indigente del Bangladesh che non può beneficiare di alcuna assistenza sanitaria pubblica. Il progetto ha coinvolto la facoltà d'Ingegneria dell'Ateneo di Palermo, il FESSM ma pure enti pubblici e privati del Bangladesh.
La mostra terminerà il 27 settembre. Ma il Festival continuerà fino al 23 ottobre.

lunedì 8 aprile 2013

“TI PREGO LASCIATI ODIARE”: VINCE IL SELF-PUBLISHING


"Ti prego lasciati odiare": vince il self-publishing. Un successo editoriale a sorpresa per Anna Premoli , la consulente finanziaria di Milano, amante della matematica, protagonista del primo vero caso di self-publishing italiano. E a giudicare dai numeri fatti, si tratta di un tentativo ben riuscito. E del tutto originale nella sua pubblicazione.

GUADAGNARE RICICLANDO E' POSSIBILE!


Riciclare, ma non solo. Gli scarti alimentari possono assumere un valore economico e scientifico che mai avremmo immaginato. Le scorze degli agrumi ormai spremuti, le bucce di pomodoro e altri tipi di scarti alimentari possono raggiungere un valore pari ance a 1000 euro al chilo, in quanto possono essere indirizzati alla ricerca scientifica, in grado di derivarne estratti naturali da utilizzare nell'industria alimentare, cosmetica e farmaceutica.

EVASORI FISCALI. QUALI METE PREFERISCONO?


Il bilancio 2012 della lotta all’evasione fiscale ha oltrepassato la cifra record dei 17 miliardi: gli evasori fiscali sono stati 8.600, mentre i ricavi nascosti al fisco sono stati pari a 5.6 miliardi.
La crisi ha aumentato la fuga di capitali dall’Italia all’estero. Obiettivo? sottrarsi alla morsa del Fisco, fattasi sempre più stringente. L'evasione internazionale accertata dalla Guardia di Finanza nel 2012 ha oltrepassato la cifra record di 17 miliardi, contro gli 11 rilevati nel 2011. In Italia, sono 11.769 i denunciati per reati e frodi fiscali. 16.233 i lavoratori completamente in nero e di 13.837 lavoratori irregolari. Smascherati 1027 falsi invalidi e 3.500 "finti poveri".

Lista dei lavori più onesti. In fondo i politici


Una ricerca su quali lavori vengono considerati onesti ed eticamente corrette dagli americani. Se ne interessa il prestigioso istituto americano di ricerca Gallup. Sono 22 gli incarichi professionali presi in esame. Secondo il sondaggio agli ultimi posti troviamo i venditori di auto e non a caso i politici. Il risultato dello studio si è basato sull'onestà percepita e sugli standard etici delle professioni. Gli intervistati hanno valutato  l'onestà e la scala di etica di ciascuna professione  in cinque punti che vanno da "molto alto" a "molto basso".
Ai primi posti si piazza la figura professionale degli infermieri, con l'80%, togliendo il primato ai farmacisti.

Attacco d'Arte! Gli eventi da non perdere


Voglia d'Arte? Ecco l'elenco degli appuntamenti da non perdere
About Caravaggio, visioni e illusioni contemporanee: 25 artisti contemporanei interpretano Caravaggio. 



I nomi dei musicisti da seguire nel 2013  


Giovanni Ansaldo ha scovato i nomi dei musicisti da seguire nel 2013. Il giornalista dell'Internazionale ci dice di "tenerli d'occhio". Questi giovani esordienti hanno infatti pubblicato e inciso ep e singoli durante il 2012 e negli anni precedenti. La qualità del loro lavoro li ha premiati e li ha portati ad essere presi in considerazione come i prossimi protagonisti dello scenario musicale.

giovedì 11 ottobre 2012

TREMA IL MEDITERRANEO Il ritmo serrato degli ultimi eventi getta le istituzioni nel caos



29 MARZO 2011  Mediteraneus, cioè “tra le terre”. Come spesso accade sono proprio le etimologie a fornirci le migliori spiegazioni di un dato fatto. Da sempre il Mediterraneo si distingue nel suo essere culla di antiche e floride civiltà. In non più di 2,51 milioni di km quadrati di superficie si estende una “terra comune”, che stringe Francia, Italia, Spagna, Gibilterra, Albania, Grecia, Libia, Libano, Turchia,Tunisia, Marocco, Egitto, Siria, Palestina, Israele, Bosnia,Slovacchia e Slovenia, senza dimenticare le isole di Cipro e Malta. Un mare intercontinentale che nei secoli è stato luogo d’incontro e scontro tra le culture che vi si affacciano. Il suo essere centro vitale degli scambi commerciali e delle comunicazioni, tanto nel passato, quanto adesso, lo ha reso ambita preda dell’esterno. Certo, perché il Mare Nostrum oltre che possedere straordinarie risorse naturali è soprattutto cerniera tra Europa, Africa e Asia. Esso è il cuore pulsante che unisce tre continenti e, come spesso accade, adesso soffre. Ancora una volta due fronti si contendono in nome della libertà, di cui il mondo arabo è affamato. Un desiderio di libertà che ancora una volta l’Occidente della democrazia si sente in dovere di sfamare. L’inizio del 2011 ha visto tutta la fascia meridionale del Mediterraneo infuocarsi di rivolte contro i principali leader, ormai troppo chiusi in se stessi. Il vento di libertà ha iniziato a spirare

SELINUNTE: TORNA ALLA LUCE IL TEMPIO DEL VI SECOLO A.C.


Nell'estate 2012 il parco archeologico di Selinunte è stato protagonista di scoperte importantissime: riaffiora il tempio più antico, al di sotto del tempio R. Il tempio ed i reperti risalenti al VI sec a.c. (al preriodo cioè della prima età coloniale), alimentano la mole di dati e informazioni storiche disponibili e necessari allo studio del parco archeologico più grande d'Europa. Scoperte fatte dal team dell'università di New York e che meriterebbero maggiore attenzione da parte dei team italiani.Un flauto in ottime condizioni testimonia una florida attività musicale-celebrativa. E parafrasando il pensiero della dott.essa Greco: Camminiamo ogni giorno su tempi arcaici, c'è ancora tanto da ritrovare e studiare per meglio conoscere il terreno che ogni giorno abbiamo la fortuna di battere.


GUERRA IN IRAQ: LE MORTI SU MAPPA

La redazione della sezione Data Blog del Guardian ha adoperato i log file di Wikileaks sulla guerra in Iraq per riportare su una mappa i punti dove si sono verificati tutti i decessi dall’inizio della guerra. La mappa dei morti in Iraq è un registro delle morti che può sembrare raccapricciante, specie se si specifica che cliccando su un punto localizzato è possibile sapere se la vittima è un civile od un soldato e per quali cause è avvenuto il decesso. Ma è forse proprio l’impatto emotivo della mappa il valore aggiunto della data story del Guardian: osservandola, la mappa è tempestata da punti rossi e sappiamo che ad ognuno di questi corrisponde un caduto. Chi consulta questa mappa avrà il resoconto dettagliato di quante vittime la guerra in Iraq ha provocato.
 

FONTE: http://www.guardian.co.uk/news/datablog/2010/oct/23/wikileaks-iraq-data-journalism

martedì 2 ottobre 2012



IL SUD DEGLI EMIGRANTI ESISTE ANCORA

 Gli studenti-emigranti scappano dalla “malauniversità”



 
 

Alla fine del “700, a fronte dei viaggi fatti in Italia Goethe scriveva della Campania e del Sud in genere: “Questo è un paradiso abitato dai diavoli”. Adesso come nel “700 queste parole hanno lo stesso valore e la stessa efficacia. Col suo pensiero lo scrittore tedesco voleva trasmetterci l’idea d’un paese bellissimo: ricco d’una terra prospera, capace d’infiniti frutti e pieno di luce accecante; dove il fragore dei mercati, il vociare continuo di passanti e mercanti rendeva l’uomo conscio di sé e delle sue capacità. In questo vortice di colori e suoni stanno gli abitanti, i diavoli. Anime inquiete, caratteri ribelli, che spesso la legge la fanno da sé; uomini accesi dal calore della terra su cui nascono. D’altronde è risaputo, il gene di un popolo è dato largamente dalle caratteristiche ambientali in cui esso nasce, cresce e si riproduce. Così è per noi meridionali e così è per tutti gli altri. Ma se dello stivale noi siamo i diavoli è lecito dover ammettere che i settentrionali ne sono gli angeli? Non è necessario cadere nelle solite polemiche tendenziose; le statistiche insieme alle innumerevoli esperienze di ragazzi che come me decidono di emigrare al Nord per la propria carriera universitaria bastano a rendere chiaro un quadro generale. In Italia negli ultimi decenni la fuga dei cervelli non ha riguardato unicamente le grandi menti della ricerca che non avendo supporti finanziari si sono visti costretti ad espatriare pur di fare il proprio lavoro, ma anche una miriade infinita di ragazzi del Meridione che una volta preso il diploma si trovano di fronte oltre che la già difficoltosa scelta del percorso universitario da intraprendere anche la cruda verità:


martedì 15 maggio 2012

 

LE PORTE DELL'INFERNO ESISTONO DAVVERO

 
Ma la vera notorietà di questo deserto è dovuta dalla presenza di enormi “crateri di gas” situati a Darvaza, chiamate "porte dell'inferno" , qui viene costantemente bruciato il gas naturale presente nella regione, oltre al petrolio.

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Queste magnifiche depressioni geologiche furono scoperte nel 1971 da scienziati sovietici venuti nell’area in cerca di petrolio e giacimenti di gas naturale. Durante le loro trivellazioni la terra crollò improvvisamente creando una voragine senza fondo. A causa della minaccia dei gas nocivi per i villaggi della zona, i geologi decisero di infiammare il cratere che perdeva gas, finendo per accendere il più grande cratere di fuoco mai conosciuto dall’uomo. Ormai il cratere di gas di Darvaza è diventato un’attrazione turistica poco conosciuta che brucia ormai da almeno 30 anni grazie alla notevole presenza di gas naturali nel sottosuolo.